La Prefettura di Chiba è un concentrato di sorprese non lontano da Tokyo. Proseguiamo la nostra ricerca di luoghi insoliti in Giappone, sulle tracce di una ruralità inaspettata.
Lunghe spiagge, vette da scalare e pendii montuosi da percorrere, villaggi storici, templi immobili: la prefettura di Chiba, conosciuta soprattutto per i parchi a tema della Disney, è in realtà un’area ricchissima di soprese naturalistiche prossima a Tokyo. Ospita tra le altre cose il tratto costiero sabbioso più lungo del Giappone (66 km!!), perfetto per praticare diverse attività sportive come immersioni e windsurf: le spiagge di Kujukuri e Chosi sono ampi litorali che offrono una vista sconfinata sulla costa e sul mare.
Per avere un’idea dell’ampiezza del litorale e della varietà paesaggistica di questa Prefettura, consigliamo un’escursione il monte Nokogiri, una cava di granito che deve il suo nome all’aspetto seghettato delle sue rocce. Sebbene la sua altezza sia modesta, ospita un belvedere suggestivo, dal nome singolare: Jigoku Nozoki, letteralmente “scorcio sull’inferno”, chiamato così perché si tratta di una terrazza di roccia sospesa nel vuoto. Il panorama godibile da qui, però, è tutt’altro che infernale: superate le vertigini iniziali, lo sguardo si riempie delle vedute sconfinate della penisola di Boso e della baia di Tokyo. Sul monte Nokogiri si trova anche un complesso templare risalente a circa 1300 anni fa, il Nihon-ji, che cela uno dei Daibutsu, statua del Buddha, più grandi del Giappone.
Potremmo definire la penisola di Boso una destinazione nella destinazione: diverse sono le attrazioni di questo lembo di terra dominato dalla natura. A partire da Okinoshima, un’isola impreziosita da una vegetazione lussureggiante e lambita da acque limpidissime che faranno la gioia degli appassionati di snorkeling: questa è infatti l’area più settentrionale in cui si può trovare il corallo.
Chi ama la storia, invece, apprezzerà il castello di Tateyama: edificato intorno al sedicesimo secolo per volere del signore feudale Satomi Yoshiyasu, ospita un’esposizione di spade, armature e ceramiche. Il castello è circondato dai ciliegi e dalle piante rare del parco di Shiroyama, punteggiato da suggestivi santuari e abitato da numerose varietà di uccelli.
Da non perdere è anche la Strada dei Fiori di Boso (Boso Flower Line), un itinerario suggestivo tra pittoresche località di mare che si snoda lungo la costa meridionale, tra Chikura e Tateyama, costeggiato da fattorie e parchi.
Chiudiamo questo post svelandovi un segreto, un territorio nascosto, la meta perfetta per un viaggio all’insegna dell’originalità: la valle di Yoro, è un paradiso per gli escursionisti e gli amanti della Natura, situata in un contesto rurale in cui il tempo sembra essersi fermato. La valle è caratterizzata da un fiume fragoroso circondato da foreste e interrotto da cascate, tra cui Awamata no Taki, il cui salto di 30 metri viene interrotto da rocce a scalini. Il luogo è perfetto per il trekking: i percorsi sono diversi, così come le attrazioni visitabili lungo il cammino, a partire dal tempio di Shusse Kannon - un piccolo tempio costruito nel XII secolo in cui antichi comandanti militari giapponesi pregavano per il successo in battaglia e raggiungibile attraverso un ponte pittoresco, dalla sorgente termale di tipo kuroyu, il cui caratteristico colore nero è causato da materiale vegetale organico presente nel suolo, fino al castello di Otaki.
Non perdetevi il prossimo appuntamento il 6 luglio con Turismo Letteraio di Alessandra Mastroleo.