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Álvaro Soler: “Adoro la cultura giapponese, il senso del rispetto e la cucina locale. Ho vissuto in Giappone 7 anni”

Álvaro Tauchert Soler, noto semplicemente come Álvaro Soler, è uno degli artisti spagnoli più famosi sulla scena musicale internazionale. Le sue canzoni hanno raggiunto le vette delle classifiche in Spagna, America Latina, Germania, Svizzera, Italia e tanti altri angoli del pianeta.

Nato nel 1991 a Barcellona da padre tedesco e madre spagnola, all'età di 10 anni si trasferisce in Giappone per motivi di lavoro del padre fino all'età di 17 anni. Tornato a Barcellona inizia la sua carriera musicale con il gruppo Urban Lights, una band che mescolava british, elettronica e indie pop. Il gruppo ha conosciuto il successo in tutta la Spagna grazie all’apparizione in TV nella finale del programma “Tú si que vales”. Da quel momento la sua carriera ha conosciuto un'ascesa fulminea guidata da successi come "El misma sol", "Sofía" o "Loca". Il riconoscimento della sua musica lo ha portato a condividere il palco con artisti come Jennifer López, Thalía o Morat e a vincere premi come il National Revelation Artist. Inoltre, ha ottenuto diverse nomination ai Latin American Music Awards e agli MTV Europa Music Awards.

Instagram @alvarosolermusic

Per l'Ente Nazionale del Turismo del Giapponese (ufficio di Madrid) è un vero piacere intervistare Álvaro Soler e conoscere le sue esperienze in Giappone che, secondo lui, è stato uno dei periodi più felici della sua vita. Infatti è proprio nel Paese del Sol Levante che Álvaro Soler ha stretto il suo legame con la musica.

Molte delle persone che hanno ascoltato le tue canzoni potrebbero non sapere che hai vissuto in Giappone per gran parte della tua giovinezza. Raccontaci un po' della tua storia con il Giappone, cosa ti ha portato lì? Quanti anni avevi quando tu e la tua famiglia vi siete trasferiti a Tokyo?

Ebbene sì, è vero che non è molto comune aver vissuto in Giappone. Mi sono trasferito lì quando avevo 10 anni per via del lavoro di mio padre, un’occasione unica nella vita. Pensavo che Tokyo fosse piena di case di legno e risaie, ma ovviamente no! Che sorpresa è stata. Amo la cultura giapponese, il senso di rispetto verso le cose e le persone e la cucina. Il Giappone sembra un altro pianeta e questo mi ha ispirato molto negli anni. In totale ho vissuto lì per circa 7 anni.

Immaginiamo che questo cambiamento abbiamo scosso molto le vostre vite, no? Cosa ti ha sorpreso di più del Giappone quando sei arrivato?

Sì! Prima di tutto la sensazione di sicurezza e rispetto che c'era e c'è a Tokyo. Quando eravamo bambini giocavamo da soli al parco, anche mia sorella di 5 anni andava a giocare con le sue amiche senza essere accompagnata dai miei genitori. Ricordo che ogni giorno alle 17:00 una campana suonava in tutta la città per avvertirci che dovevamo tornare a casa perché si stava facendo tardi.

Instagram @alvarosolermusic
Hai lasciato il Giappone a 17 anni e supponiamo che sia stato un altro grande cambiamento per te. Come hai vissuto questo cambiamento sociale e culturale? Quale aspetto del modo di essere dei giapponesi ti ha colpito di più?

Quando sono tornato in Spagna ho subito uno shock culturale maggiore di quando sono andato in Giappone. Soprattutto nel mondo delle discoteche! In Giappone la vita notturna di solito inizia dai 20/21 anni, era come passare da 0 a 100 perché in Spagna tutti i miei amici uscivano ogni fine settimana ahahah. Credo che crescere in Giappone abbia instillato in me il rispetto per gli altri esseri umani e abbia aperto la mia curiosità verso nuove culture. A parte il fatto che il cibo giapponese è diventato uno dei miei preferiti.

C’è qualcosa della cultura o della routine giapponese che porti ancora con te nella tua vita quotidiana?

Intanto ho sempre del miso in freezer pronto da tirare fuori di tanto in tanto per farmi una buona zuppa e poi adoro il tè!

Cosa ti viene in mente quando pensi al Giappone?

Pff... tante emozioni! È uno dei periodi più felici della mia vita. È lì che ho iniziato a fare musica. Tra noi stranieri che, in periodo diversi, abbiamo vissuto a Tokyo c’è un legame molto forte. Continuo a vedere e parlare con quasi tutti i miei amici che ho incontrato lì.

Da allora, quante volte sei tornato in Giappone? Hai ancora un'area del paese che vorresti conoscere? E qual è il tuo posto preferito?

Sono tornato una volta dopo aver terminato la scuola a Barcellona e poi di nuovo per registrare il video di Loca 2 anni fa, ma mi piacerebbe andare a Osaka o andare di nuovo a sciare ad Hakuba!

Quindi sei tornato in Giappone per la registrazione del videoclip di “Loca”, cosa hai trovato di diverso? C’è stato invece qualcosa ti ha sorpreso perché è sempre lo stesso?

Ebbene, quando sono tornato a registrare “Loca” sono rimasto molto sorpreso! Ho sempre preso la metropolitana della linea Toyoko da Toristudai-gaku a Shibuya… e la stazione di Shibuya è nuovissima! Eppure, sembrava un po' come essere a casa anche dopo tanti anni. Mi ha emozionato molto.

Perché hai scelto Tokyo per la registrazione del video di "Loca"? Sei stato coinvolto nella scelta delle location che sarebbero apparse nel video? Quale immagine del Giappone volevi mostrare?

Perché si adatta perfettamente alla canzone e al titolo! Tokyo è una città piuttosto “pazza” quando si tratta di contrasti tra tradizione e tecnologia. Era da un po' che volevo registrare a Tokyo e “Loca” è stata l'occasione perfetta. Ovviamente ho scelto tutti i posti dove abbiamo registrato: Omotesando, Yoyogi Park, Shibuya, ecc.

Adesso raccontaci un po’ di più:

• I tuoi posti preferiti a Tokyo

Odaiba: Da bambino sono sempre andato a Odaiba.

Jijugaoka: Lì si andava da una izakaya all’altra per poi passare ai karaoke.

Komazawa Park: Era vicino a dove vivevo e ci andavo sempre a fare skateboard.

• Luogo in cui torni sempre

Chikara Ramen ad Azabu-Juban.

• Attività che ti piaceva fare particolarmente da bambino

Andare alle onsen a Tokyo e dintorni.

• Il tuo piano preferito quando vai in Giappone

Andare in izakaya e al karaoke con i miei amici!

Álvaro, sei un amante della spiaggia? Quali spiagge hai visitato in Giappone? In quale spiaggia ci consigli di andare "la mattina presto" quando non c'è nessun altro?

Hahaha penso che a Tokyo ci sia sempre gente ovunque a tutte le ore. Ma la spiaggia di Odaiba non è male se vuoi rimanere in città. Se non è a Tokyo, direi ovviamente Okinawa.

Qual è stato il momento più felice che hai vissuto in Giappone?

I miei momenti più felici sono quelli che ho vissuto con i miei amici poiché abbiamo una connessione molto speciale. Molte persone non capiscono com'è vivere in un altro paese e ancor meno in Giappone.

Instagram @alvarosolermusic

I PREFERITI DEL GIAPPONE - ÁLVARO SOLER

• Un pasto: Chashu Ramen

• Un dolce: i mochi

• Una città: Tokyo

• Un tempio/santuario: Kinkanku-ji (Padiglione d'Oro) a Kyoto

• Attività notturna: Karaoke

• Stagione dell'anno: Primavera

• Aspetto della cultura giapponese: Rispetto

• Motivo del viaggio in Giappone: Perché se non l'hai ancora fatto, sei già in ritardo! :)

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* È vietata la riproduzione totale o parziale di questa intervista, o il suo utilizzo in qualsiasi forma o con qualsiasi mezzo, elettronico o meccanico, senza il permesso scritto dell'Ente Nazionale del Turismo del Giapponese.

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