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Arashiyama, la magia della foresta di bambù di Simonetta Clucher

La foresta di bambù di Arashiyama è una di quelle cose da mettere in programma se vi trovate a Kyoto. Si tratta di un luogo davvero unico e molto suggestivo. Avete presente la scena del combattimento finale nel film “La tigre e il dragone”? È ambientata proprio nelle foresta di Arashiyama. Naturalmente voi non vi troverete a volteggiare sulle chiome delle altissime piante, ma ben fermi, con i piedi in terra, a camminare lungo i sentieri che l’attraversano.

La foresta di bambù di Arashiyama è particolarmente spettacolare, si estende su un’area di 16 Kmq, con bambù che possono toccare i 50 metri di altezza. Come è noto la pianta di bambù ha una crescita molto rapida che può arrivare a un metro in appena 24 ore.

La foresta di Arashiyama è facilmente raggiungibile dal centro di Kyoto in poco più di mezz’ora di treno o di bus. Capirete quindi che un posto così suggestivo e così vicino alla città, inevitabilmente, sia sempre molto frequentato. Appena arrivati alla stazione non potete sbagliare, basta seguire il flusso delle persone o le indicazioni stradali, che in pochi minuti conducono all’entrata della foresta.

La visita può essere fatta semplicemente a piedi, camminando lungo gli ampi sentieri, facendosi trasportare da un risciò o, meglio ancora, noleggiando una bicicletta. Imboccato il primo sentiero ci metterete davvero poco a rendervi conto che le fotografie non le rendono giustizia. A proposito di foto: questo è uno dei luoghi più fotografati di Kyoto insieme al santuario di Fushimi Inari.

Tutto intorno a voi vedrete una moltitudine di bambù dolcemente mossi dal vento, che si protendono altissimi verso il cielo, fino quasi a voler coprire i raggi del sole. Il risultato è quello di una foresta ondeggiante, illuminata solo da quei pochi raggi di luce che riescono a penetrare tra il fogliame. Circostanza, questa, che contribuisce a rinfrescare l’aria, il che è molto apprezzato soprattutto nelle calde giornate estive.

Non è facile spiegare con le parole la sensazione che si prova a passeggiare in questa foresta. Una volta entrati si ha quasi l’impressione che il sentiero sia senza fine. L’effetto è dato dalla moltitudine di canne verdi che si susseguono una dopo l’altra. La luce filtrata dalle foglie illumina debolmente il cammino e si ha quasi l’impressione di vivere in un sogno. Si tratta davvero di un’esperienza sensoriale molto particolare che investe non solo la vista, ma anche l’udito con il suono delle foglie e dei fusti che vengono mossi e fatti vibrare dal vento. Pensate che il Ministero dell’Ambiente giapponese ha inserito la foresta di bambù di Arashiyama nella lista dei “100 paesaggi sonori del Giappone”. Di questo elenco fanno parte i luoghi scelti come migliori dove potersi fermarsi a godere la musica della natura.

Per apprezzarne al meglio le sonorità naturali è necessario fare un piccolo sacrificio e svegliarsi di buon'ora per visitarla la mattina presto. In alternativa va bene anche il tardo pomeriggio. Da evitare in ogni caso le ore centrali della giornata e soprattutto i fine settimana quando la presenza di troppe persone rischia di rovinare il piacere della visita. L’accesso alla foresta di bambù è del tutto libero, non ci sono biglietti né orario di ingresso: è sempre aperta, tutti i giorni dell’anno e a tutti gli orari.

Questa libertà di accesso ha purtroppo facilitato l’attività di vandali che amano incidere scritte sui tronchi di bambù, credendo così di lasciare un segno del loro passaggio. Quello che lasciano invece è solo il segno di un comportamento irresponsabile, che non va imitato, perché rischia di mettere in pericolo la foresta stessa.

Il bambù ha anche un’importanza di carattere religioso, in quanto è considerato simbolo di forza  che ha il potere di tenere lontano gli spiriti maligni. Per questo motivo in Giappone vi sono diverse foreste di bambù ed è facile trovare templi buddisti e santuari shintoisti situati nelle loro vicinanze

La foresta di  Arashiyama non è certo un’eccezione: oltre ai diversi templi che si possono incontrare all’interno della foresta, ai suoi margini è situato l’ingresso nord del Tempio Tenryu-ji, patrimonio mondiale dell'UNESCO, nonché uno dei cinque più grandi templi Zen di Kyoto. Il tempio fu edificato nel IX secolo e nel periodo del suo massimo splendore ospitava 150 edifici. Oggi è possibile visitare (a pagamento) l'edificio principale e il giardino.

Si viene ad Arashiyama per visitare la foresta di bambù, ma tenete presente che ci sono altre cose da vedere: il ponte Togetsukyo (più che per il ponte, per il bel panorama che si può ammirare); Iwata-yama, ovvero il Parco delle scimmie, con diversi esemplari in libertà, da avvicinare con prudenza; Ōkōchi Sansō, ex villa di un celebre attore giapponese, famosa soprattutto per i suoi splendidi giardini.

Photo Credits: Simonetta Clucher  – sullestradelmondo.it

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