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Takayama, sulle Alpi giapponesi tra sakè e antiche tradizioni di Simonetta Clucher

Un viaggio in Giappone non dovrebbe limitarsi solo alle città più importanti, ma includere anche piccoli centri come Takayama.

Siamo sulle Alpi giapponesi nella prefettura di Gifu, qui il tempo sembra quasi essersi fermato. Appena arrivati ci si dimentica immediatamente dei grattacieli di Tokyo, delle sue insegne al neon e del traffico di Shibuya e si entra in una dimensione del tutto differente fatta di storia, tradizione e artigianato.

Takayama anticamente era famosa per la maestria dei suoi carpentieri. L’arte della lavorazione del legno aveva raggiunto un livello tale che molte maestranze locali furono chiamate a Kyoto per lavorare alla costruzione del Palazzo Imperiale e ai templi della città. Altri invece furono impiegati nella città di Nara.

Un’abilità che, per prima cosa, misero a frutto a Takayama contribuendo a darle il volto che possiamo ritrovare ancora oggi passeggiando lungo le stradine del quartiere Sanmachidori. Arrivare oggi a Takayama è piuttosto facile. La città è ben collegata sia via treno che con i pullman di linea, ma non è sempre stato così. In passato la sua posizione geografica l’aveva posta in una condizione di isolamento che tuttavia ha contribuito a farle mantenere inalterate sia le tradizioni che molte delle antiche caratteristiche urbanistiche del XVII secolo.

Se nel 2012 Lonely Planet inseriva Takayama tra i 10 luoghi del mondo (ingiustamente) poco celebrati, oggi la situazione è molto cambiata. Takayama ha visto crescere notevolmente il numero di presenze internazionali diventando una delle destinazioni top del Giappone. Qui il turista trova il fascino di una città che ha mantenuto un forte legame con il suo patrimonio culturale, con la terra e con le montagne.

Hida Folk Village

Per respirare a pieno lo spirito delle arti di Takayama, una delle prime cose da fare è una visita al villaggio folcloristico Hida. Fondato nel 1971 con l’obiettivo di conservare la memoria di quello che era l’antico stile di vita rurale della zona, si presenta oggi come una sorta di museo a cielo aperto. Il parco è organizzato lungo percorsi di durata diversa. Il visitatore quindi può scegliere, in base al tempo a disposizione, quale seguire, cosa fare e vedere. L’attrattiva principale è data dalla presenza di una trentina di antiche abitazioni dal caratteristico tetto di paglia a spiovente, detto gassho-zukuri, che richiama l’immagine di due mani giunte. Abitazioni un tempo diffuse in tutta la regione, ma oggi quasi del tutto scomparse.

Si tratta di case originali, provenienti da varie parti della regione, che furono smontate per poi essere ricostruite qui. La visita consente di fare un vero e proprio balzo indietro nel tempo alla scoperta dell’antica storia rurale e scoprire uno spaccato di vita quotidiana. Molte delle case sono visitabili anche all’interno dove il visitatore ritrova l’ambiente domestico con arredi, strumenti di vario tipo e foto d’epoca.

Per chi ha più tempo da dedicare alla visita c’è anche la possibilità di partecipare a dei laboratori di artigianato con una decina di attività che vanno dalla tessitura all’intaglio del legno e dalla lavorazione della paglia alla ceramica.

Il villaggio Hida offre al visitatore l’occasione di ammirare il passaggio che muta profondamente con il cambiare delle stagioni, dalla fioritura primaverile alla neve invernale, dal foliage autunnale alla verdeggiante e fresca estate. Il luogo più fotografato è la zona del lago che si trova proprio vicino all’entrata. Attorno al laghetto,  in cui nuotano carpe, paperee cigni, si affacciano alcuni edifici, tra i quali un vecchio mulino con la ruota. L’effetto è quello di un paesaggio montano da cartolina.

Il Quartiere Sanmachi Suji – Le antiche case di Takayama

Imperdibile è la visita del centro storico con le antiche case del periodo Edo (1603-1868), alcune delle quali ospitano oggi botteghe artigianali mentre altre sono state trasformate in museo e sono visitabili a pagamento.

Tra le abitazioni più antiche aperte al pubblico c’è la Kusakabe Heritage House, che prende il nome da una famiglia di commercianti. L’abitazione originale fu distrutta da un incendio nella seconda metà dell’800. Questa è una riproduzione fedele risalente al 1879. La Kusakabe Heritage House ospita una ricchissima collezione di oggetti in ceramica Hida ed offre al visitatore l’immagine di quello che poteva essere lo stile di vita degli abitanti più ricchi di Takayama.

Così come è una riproduzione dell’originale anche la Yoshima Heritage House. L’abitazione, che prende il nome dalla famiglia che la abitò, ha inoltre ospitato un’antica distilleria di sakè.

Dalle distillerie di sakè ai mercati 

Passeggiando per le vie del centro colpisce la presenza dei variopinti sakedaru, i tipici barili in cui si conserva il sake che indicano la presenza di antiche distillerie. Il sakè è uno dei prodotti tipici di Takayama. Questo è sicuramente il luogo ideale dove poter fare degustazioni ed acquistare direttamente dai produttori almeno una bottiglia di distillato da riportare a casa.

L’anima rurale di Takayama si può scoprire anche passeggiando tra mercati che vendono prodotti a chilometro zero. La loro origine risale ad un paio di secoli fa. Inizialmente vi si potevano trovare quasi esclusivamente fiori, more e riso, poi, pian piano, si andarono arricchendo con l’arrivo delle donne che dalle campagne circostanti si spostavano in città per vendere i loro prodotti.

Il mercato più grande è quello lungo la sponda orientale del fiume Miyagawa, un altro, più piccolo, si trova invece di fronte al Takayama Jinya. Entrambi i mercati aprono tra le 6 e le 7 del mattino e chiudono a mezzogiorno.

I banchi, in genere molto semplici, sono caratterizzati da un’atmosfera tranquilla e da una varietà limitata di prodotti. Questo perché si conserva ancora oggi il carattere originario del proporre unicamente prodotti freschi. La varietà quindi dipende dalla stagione e dalla disponibilità.

 

Passeggiata Higashiyama

Tra le cose da vedere a Takayama c’è un percorso, di circa 3 chilometri e mezzo, che tocca i principali templi della città fino al sito dell’ex castello di Takayama. Per chi visita Takayama in primavera il 14 e il 15 aprile o in autunno il 9 e il 10 ottobre potrà assistere ai Takayama Matsuri, considerati tra i festival più belli del Giappone con carri allegorici in legno che sfilano per due giorni seguendo un percorso prestabilito lungo le sponde del fiume e il centro città.

Photo Credits: Simonetta Clucher  – sullestradedelmondo.it

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