GUIDA Teatro in Giappone Siediti e goditi uno spettacolo di teatro tradizionale giapponese
Il kabuki, il nohgaku (il noh ed il kyogen) e il teatro delle marionette bunraku sono alla base del teatro giapponese
Il teatro di tradizione nipponica è un ensemble colorato e affascinante di danza, teatro e accompagnamento musicale. Le radici di queste arti sceniche risalgono a secoli fa e il loro valore è stato riconosciuto anche dall'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Educazione, la Scienza e la Cultura, che le ha incluse nel Patrimonio culturale immateriale dell'umanità. Ancora oggi animano centinaia di teatri in tutto il Paese.
Nel 2008, il kabuki, il nohgaku (il noh ed il kyogen) e il teatro delle marionette bunraku sono diventate le prime arti giapponesi dello spettacolo a essere incluse nell'elenco dell'UNESCO, a conferma della loro importanza per il patrimonio e la storia dello spettacolo della nazione.
Cos'è il kabuki?
Il kabuki è probabilmente la forma più nota di teatro giapponese. Nacque nel XVII secolo a Kyoto, dove la leggenda narra che una fanciulla del Grande Santuario Izumo no Okuni, situato in città, iniziò a esibirsi in un nuovo tipo di teatro-danza. Le rappresentazioni attirarono l'attenzione della corte imperiale, dove fu invitata a esibirsi.
Data l'approvazione reale, sorsero rapidamente compagnie rivali e il kabuki si evolse in una performance femminile che univa danza e recitazione. Il kabuki arrivò rapidamente a Edo, la Tokyo moderna, e i teatri specializzati divennero il luogo per eccellenza dove osservare le mode e gli stili più recenti, oltre agli spettacoli.
Sul finire del secolo, tuttavia, alle donne fu vietato esibirsi, così tutti i ruoli femminili vennero interpretati da uomini chiamati "onnagata".
L'epoca d'oro del kabuki
La struttura e lo stile del kabuki si sono formalizzati e i tipi di personaggi sono diventati più affermati dall'inizio dell'era Edo (XVII secolo) fino ad oggi.
Le trame dei kabuki attingono direttamente dagli eventi storici e dai conflitti morali nelle relazioni. Gli attori, alcuni dei quali vantano lo stesso seguito delle pop star occidentali, parlano con voce monotona, accompagnati da strumenti musicali.
Nelle principali città del Giappone ci sono numerose sedi specializzate in kabuki, come il Kabukiza e il Teatro Nazionale di Tokyo o il teatro Minamiza dell'antica capitale Kyoto. Nelle sedi principali sono disponibili monitor o dispositivi informatici con trame e commenti in inglese.
Spettacoli di marionette
Il bunraku, ovvero il teatro di marionette giapponese, è considerato uno dei più sofisticati tipi di arte dello spettacolo al mondo, con tre burattinai che manipolano un solo personaggio.
La precisione dei movimenti della marionetta, la sua andatura realistica, la perfetta armonia tra le azioni del burattino, il racconto del narratore e la musica sono stati perfezionati di generazione in generazione.
Il bunraku fu messo in scena per la prima volta a Osaka nel 1684. Durante queste performance, il personaggio protagonista era animato da un burattinaio che ne muoveva le gambe, un altro che ne controllava la mano sinistra e il burattinaio principale che spostava testa, viso e mano destra. Nel mondo del bunraku, sono necessari quindici anni di intenso esercizio affinché i movimenti dei piedi della marionetta sembrino veramente umani e altri quindici anni per muovere abilmente la mano sinistra. Solo allora un burattinaio può pensare di dirigere i movimenti della testa.
I burattinai, che spesso appaiono sul palco con una maschera nera, sono assistiti dal "tayu", che esegue le voci di tutti i personaggi dello spettacolo e fa da narratore. Sebbene la musica faccia parte soltanto della parte conclusiva dello spettacolo, ne rappresenta un elemento altrettanto importante. Un suonatore di liuto "shamisen" viene accompagnato da un'orchestra completa di flauti "shakuhachi", dallo strumento a corde "koto" e tavolta dai tamburi "taiko".
Il Teatro Nazionale Bunraku di Osaka e il Teatro Nazionale di Tokyo sono dei luoghi facilmente accessibili per i visitatori stranieri. Per alcuni spettacoli selezionati, sono disponibili audioguide che traducono il dialogo e i testi in diverse lingue.
Noh e kyogen
Le arti sceniche noh e kyogen si completano a vicenda.
Il noh è la più antica forma esistente di teatro giapponese e prende il nome dalla parola "abilità" o "talento". È la forma artistica più seria e l'attore protagonista indossa una maschera per rendere il racconto della storia ancora più espressivo. Nel noh, la musica riveste un ruolo più importante. Il kyogen consisteva inizialmente in una pausa tra gli atti del noh e si basa maggiormente sul dialogo e sulla comicità, che insieme costituiscono il teatro nogaku.
Il noh risale all'VIII secolo, ma la sua forma attuale si sviluppò solo nel XIV secolo, sotto la guida dell'interprete e drammaturgo Kannami e di suo figlio Zeami. Molte delle opere teatrali che scrissero continuano a essere una parte importante delle circa 250 storie che compongono il repertorio di spettacoli noh.
Il noh vide la sua epoca di massimo splendore prima e durante il periodo Edo (dal 1603 al 1867), quando i signori feudali di tutto il Paese sostenevano le proprie compagnie e studiavano loro stessi questa forma d'arte. Il noh perse importanza all'inizio del successivo periodo Meiji (1868-1912), ma gli artisti e i mecenati privati rimasti furono sufficienti ad assicurare la sopravvivenza di questa forma d'arte. Oggi prospera di nuovo ed è riconosciuta come una parte importante del patrimonio giapponese.
Esistono cinque categorie di rappresentazioni noh, con divinità, guerrieri, splendide donne, esseri vari e demoni. La tradizione vuole che la programmazione del noh duri un'intera giornata, iniziando dal racconto rituale di Okina-Sanbaso e proseguendo con rappresentazioni di ciascuna delle categorie menzionate in precedenza, intervallate da spettacoli di kyogen.
Generalmente, le rappresentazioni di Noh sono molto lunghe, e spesso d'estate, vengono esibite all'aperto. Il Teatro Nazionale Noh di Tokyo e istituzioni simili a Nagoya e Osaka organizzano spettacoli regolarmente, alcuni dei quali tradotti, mentre diverse scuole di noh hanno sedi permanenti, tra cui quelle di Kyoto e di Nara. Analogamente, i teatri delle prefetture e dei municipi organizzano spettacoli in tutto il Paese, anche se pochi includono servizi di interpretazione per chi non parla giapponese.
Altre arti sceniche
Anche le geisha e le maiko, le apprendiste geisha, si esibiscono in performance musicali e danzanti presso le case da tè o in sedi specializzate come il Gion Hatanaka, nel quartiere Gion di Kyoto, oltre che in occasione di eventi pubblici in diversi periodi dell'anno. Allo stesso modo, è possibile assistere agli spettacoli musicali di corte "gagaku" sia presso il teatro nazionale di Tokyo che durante alcune cerimonie in templi e santuari.
Il teatro giapponese moderno divenne popolare agli inizi del 1900, così come l'interpretazione sperimentale "shingeki" del teatro occidentale. Le rappresentazioni si fecero più complesse dopo la guerra, mescolando molti dogmi del noh classico o del kabuki con forme contemporanee provenienti dall'estero.
Tutte le informazioni sono aggiornate a marzo 2019.
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