Una piccola città con numerose attrattive: per la rubrica mensile dedicata al Giappone rurale, questa volta ci rechiamo a Chino a sole due ore da Tokyo, ma infinitamente lontana dalla grande metropoli e dalle sue abitudini. Chino è situata a 800 metri d’altitudine, circondata dalle vette della catena montuosa dello Yatsugatake, un vulcano spento. La catena abbraccia l’intera regione sino alla valle di Suwa e si offre come territorio ideale in cui praticare attività outdoor, mentre il villaggio custodisce gelosamente una cultura locale ricca e in sintonia con il territorio e le sue stagioni.
Yamaura significa "all'ombra della montagna". È lì che si trova Chino, protetta da vette coperte da boschi muschiosi dall’atmosfera mistica, paesaggio ideale per trekking in altura con spettacolari viste sul Monte Fuji e sulle catene delle Alpi giapponesi o per pedalate lungo le pendici delle montagne attraverso incantevoli villaggi rurali e risaie terrazzate.
La catena montuosa Yatsugatake ha plasmato la vita della gente del posto per migliaia di anni: lo testimoniano i numerosi manufatti risalenti al periodo Jomon (l’età della pietra), un’eredità che narra del rapporto speciale instauratosi tra i locali e la montagna. Al Suwa Taisha, uno dei complessi santuariali più antichi del Giappone, le persone venerano lo spirito della natura e perpetuano riti secolari come quello del festival di Onbashira, durante il quale enormi tronchi vengono trascinati giù dalle montagne manualmente ed eretti attorno al perimetro dei santuari per rinforzarne le fondamenta.
Nei borghi rurali i locali conducono una vita in armonia con la natura: in primavera e in autunno la gastronomia si arricchisce di verdure selvatiche, funghi e noci; in estate, le fresche acque dei torrenti di montagna vengono convogliate per coltivare riso e verdure. In inverno, si sfrutta la fredda brezza di montagna per produrre cibo e artigianato unici. Ed è in inverno, quando il gelo ricopre il terreno e le temperature scendono ben sotto lo zero, che la cultura locale si distingue maggiormente.
La vitalità e la saggezza della gente del posto hanno permesso loro di prosperare anche nei climi più freddi, nello specifico, trasformando il gelo in un alleato. Non potendo coltivare per metà dell'anno, i locali hanno escogitato modi ingegnosi per sfruttare il clima naturalmente freddo e secco. Uno di questi è la produzione di alimenti liofilizzati per la conservazione come il kanten (“agar”), il tofu congelato, il daikon congelato e molto altro; una tecnica che migliora le caratteristiche naturali di ogni ingrediente esponendolo al clima gelido dello Yatsugatake.
Giappone Nikki torna giovedì con uno splendido video sulla neve in Giappone, non perdetevelo!