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Fuga dal caldo in Hokkaido

Se si visita il Giappone in estate ma non si ama il caldo o, semplicemente, si preferiscono escursioni in montagna e parchi nazionali alle spiagge subtropicali l’isola di Hokkaido, la più settentrionale dell’arcipelago nipponico, è la destinazione ideale. E’ conosciuta per i suoi vulcani, che alimentano numerose sorgenti termali, la neve – abbondante e polverosa – che ne imbianca le piste in inverno e una natura selvaggia e incontaminata. Qui si trova un Giappone che offre un tassello in più all’immaginario che lo vuole austero, formale e fatto del cemento e dell’acciaio delle sue megalopoli: foreste vergini, paludi, laghi vulcanici dalle acque limpidissime e le nevi e i ghiacci invernali ne fanno una destinazione perfetta per chiunque cerchi avventure nella natura in tutte le stagioni. Sapporo [https://www.japan.travel/it/travel-directory/sapporo/] è la principale città dello Hokkaido e la quinta del Giappone. Importante landmark è il parco di Maruyama [https://www.japan.travel/en/spot/1933/], un enorme parco designato monumento naturale che ospita, oltre a numerose specie vegetali, un santuario shintoista: lo Hokkaido Jingu (https://www.japan.travel/en/spot/1935/). Un’altra tappa da non perdere è sicuramente Jozankei Onsen, apprezzata stazione termale immersa nella natura (https://www.japan.travel/en/spot/1934/). Chi ama il buon bere non potrà invece farsi mancare una visita al Museo della Birra di Sapporo (https://www.japan.travel/it/spot/1922/), dove ripercorrere la storia della produzione della bevanda nella città, che ha avuto inizio nel 1877. Evento di rilievo è il Festival della Neve, dove sculture di neve dalle dimensioni imponenti e dai soggetti più svariati riempiono il Parco di Odori (https://www.japan.travel/it/spot/1927/). Numerose sono le possibilità per chi desidera partire alla scoperta della natura dell’isola, a partire dal Monte Io (https://www.japan.travel/it/spot/1857/), un vulcano attivo situato nei pressi della località termale di Kawayu Onsen (https://www.japan.travel/it/spot/981/) la cui presenza è annunciata dall’odore di zolfo che lo avvolge. Tappa obbligata prima di correre a immergersi nelle acque termali di Kawayu Onsen, il Monte Io offre anche l’opportunità di assaggiare una specialità particolare: le uova cotte dai vapori vulcanici. Chi viaggia in Hokkaido non può farsi mancare un’escursione nel Parco Nazionale di Akan-Mashu (https://japan-magazine.jnto.go.jp/en/1106_hokkaido.html; https://www.japan.travel/en/spot/1871/). Esso consta di due aree: l’area del Lago Akan e l’area del Lago Kussharo. La prima ospita una stazione termale nei pressi dei quali sorge il villaggio di Akan, forse il più “tourist friendly” nonché il più grande tra i siti Ainu (http://en.kushiro-lakeakan.com/things_to_do/2950/), sede anche del primo teatro dedicato alla cultura di questa popolazione (http://en.kushiro-lakeakan.com/things_to_do/2933/). Le acque del lago fungono anche da habitat per i marimo, delle rarissime cladofore o “alghe a palla” conosciute solo in Giappone, Islanda, Siberia e in Australia. Il Lago Kussharo, di origine vulcanica, si trova sull’omonima caldera, la più grande del Giappone. Al centro del lago si estende un’isola di 12 km di circonferenza. Un altro specchio d’acqua decisamente meritevole di visita è il Lago Mashu; esso è caratterizzato da acque tra le più limpide del pianeta ed era chiamato dagli Ainu “Lago del diavolo”. Nei pressi del lago si trova uno stagno dalle acque color zaffiro, il Kaminoko, incastonato nella vegetazione (https://www.japan.travel/en/spot/1865/). Lo stagno deve il suo nome (“Figlio degli dèi”) a una leggenda Ainu secondo la quale si sarebbe originato dalle acque del Lago Mashu (“Lago del diavolo” o “Lago degli dèi”). Kushiro, invece, è un importante centro per la pesca in alto mare e può vantare un mercato del pescato di tutto rispetto (https://www.turismo-giappone.it/scoprire-il-giappone/destinazione/hokkaido/escursioni-nel-hokkaido/kushiro-e-dintorni). Da qui è possibile partire alla volta della palude di Kushiro, la più grande del Giappone (https://www.japan.travel/en/spot/1862/), un’area che si estende per 183 km quadrati e accoglie numerosissime specie animali e vegetali. Da Kushiro si può raggiungere anche la vicina Nemuro, la città più a est dell’isola, situata nell’omonima penisola; da qui si può partire alla volta di Capo Nosappu, punto in cui le acque del Pacifico incontrano quelle del Mare di Okhotsk. Per scoprire uno dei luoghi dalla natura più incontaminata di tutto il Giappone occorre dirigersi verso la penisola di Shiretoko, che ospita il Parco Nazionale di Shiretoko, sito Patrimonio dell’Unesco(https://www.japan.travel/en/world-heritage/shiretoko/). Qui ci si perde tra numerosi percorsi di trekking che si snodano tra i cinque laghi del parco e tra cascate nascoste. Utoro (https://www.japan.travel/en/au/guide/shiretoko-other-side-hokkaido/), infine, è la città più grande della costa occidentale della penisola di Shiretoko; situata all’ingresso del parco nazionale funge da hub per i trasporti e da punto di imbarco per i tour in barca della costa. Qui si trovano sorgenti naturali di acqua termale fruibili alloggiando in strutture che vanno dal semplice minshuku (B&B a conduzione familiare) a grandi ryokan (pensioni tradizionali giapponesi). Sebbene l’area costiera di Utoro mantenga l’atmosfera tipica di un piccolo villaggio di pescatori una breve passeggiata in collina conduce all’area termale, popolata da numerosi ryokan. Utoro è nota anche per le peculiari formazioni rocciose che si trovano lungo le sue spiagge, la cui più celebre (e spettacolare) è la Roccia Oronko, i cui 60 metri di altezza sembrano fare la guardia al vicino porto. La cima della roccia si raggiunge percorrendo un breve sentiero e si presta sia all’osservazione del panorama circostante (di giorno) che del cielo stellato (di notte).

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