Lo Zen è una scuola buddhista che pone le sue radici nel Chan cinese, introdotto in Giappone tra il 12° e il 13° secolo dai monaci Eisai e Dogen rispettivamente nella forma delle scuole Rinzai e Soto. Lo Zen eredita l’approccio all’ascesi del Chan, che prevede la meditazione come unica pratica di questo tipo. La sua influenza ha trasceso la dimensione religiosa influenzando l’estetica nipponica e, di conseguenza, le arti, anche marziali. Anche il concetto estetico di wabi-sabi pone in esso le sue radici, enfatizzando il piacere dato dalla semplicità, dall’asimmetria, dalla sobrietà e insegnando ad apprezzare l’elegante bellezza delle cose semplici, degli oggetti su cui si vedono i segni dell’usura, dello scorrere del tempo, di eventuali riparazioni.
Kyoto, Nara e Kamakura sono tre dei principali centri Zen giapponesi, ma siti di grande rilevanza sono presenti in tutto il Giappone.
A Kyoto si trova il Nanzen-ji, uno dei più importanti templi zen di tutto il Paese; completamente immerso nella natura, la sua esplorazione richiede una giornata. Assieme ad esso i Kyoto Gozan, ovvero i Cinque Grandi Templi Zen di Kyoto (Tenryu-ji, patrimonio UNESCO; Shokokuji, Kennin-ji, Tofuku-ji e Manju-ji) hanno dato un grande contributo alle arti, in particolare alla cerimonia del tè (sado), alla calligrafia, alla pittura, alla letteratura, all’architettura, alle arti marziali e ai giardini. Un altro sito di enorme rilevanza è il Ryoan-ji, importante patrimonio UNESCO celebre soprattutto per il giardino, esempio perfetto di karensansui, ovvero di giardino secco. Qui la vista e la mente sono continuamente tratte in inganno: quale che sia l’angolo di osservazione, delle 15 pietre che lo adornano ne saranno visibili sempre e solo 14.
Raggiungibile in poco meno di un’ora da Tokyo, Kamakura è una località che attira un gran numero di visitatori, giapponesi e internazionali, per via dei suoi innumerevoli templi e per le sue spiagge. La città, profondamente legata alla storia del Paese – è stata infatti capitale del governo militare che assurse al potere nel 1185 – ospita anche due importantissimi templi zen: il Jufuku-ji, uno dei cinque principali templi Zen di Kamakura, la cui costruzione fu ordinata da Hojo Masako e supervisionata, nel 1200, dal monaco Eisai, fondatore della scuola Rinzai del Buddhismo Zen in Giappone e lo Engaku-ji, edificato nel 1282 per commemorare coloro che diedero la vita combattendo contro le invasioni mongole del 1274 e del 1281. Qui, la domenica mattina, è possibile unirsi a sessioni di meditazione di gruppo tenute dai monaci (https://www.engakuji.or.jp/en/).
Chi preferisce visitare luoghi di culto fuori dagli itinerari più battuti dal turismo di massa troverà ciò che cerca nella prefettura di Fukui: qui sorge il complesso templare dello Eiheiji, sede anche di un importante monastero pronto ad accogliere, con programmi dedicati in lingua inglese, anche pellegrini stranieri. Qui la contemplazione è facilitata dalla quiete silenziosa della natura: lo Eiheiji è incastonato in una solenne foresta di cedri secolari.