Il Giappone vanta numerosi cibi che rientrano nella categoria dei cosiddetti superfood. Tra questi rientrano il tè verde matcha, da tempo sdoganato un po’ in tutto il mondo, il delicato agrume yuzu e le albicocche in salamoia umeboshi, classico accompagnamento del riso nei bento box di studenti e lavoratori.
Le origini del tè matcha, a base di foglie intere in polvere, sono da cercare nelle più tradizionali e antiche pratiche della Cina e del Paese del Sol Levante che prevedono per esso un intenso processo di coltivazione. Centro principale della sua produzione è Uji, incantevole località nei pressi di Kyoto che ha fatto da sfondo a “Storia di Genji, principe splendente”, capolavoro letterario dell’XI secolo. Qui, affacciato sul fiume, in una suggestiva cornice, si trova il negozio di tè matcha più antico del paese, attivo da quasi mille anni. Oggi il matcha si consuma come bevanda, dall’intenso sapore amaro, o come aggiunta a pancake, semifreddi, milkshake e gelati. Con le sue proprietà antiossidanti e l’alta concentrazione di elementi come zinco e vitamina C, il matcha offre diversi benefici al corpo: migliora la circolazione, ha ottimi effetti antitumorali, stimola la perdita di peso e rende la pelle più luminosa. Da non perdere la cerimonia del tè nell’atmosfera tranquilla di templi e case da tè, in particolare quelli di Nara, Kyoto e Kamakura, per un’autentica esperienza giapponese. Merita una visita il Festival del tè al tempio di Koshoji di Uji, che si tiene ogni anno la prima domenica di ottobre.
Lo yuzu, un incrocio tra pompelmo, lime e mandarino si è guadagnato lo status di superfood grazie alla concentrazione tre volte superiore di vitamina C rispetto al limone. Un altro elemento che lo rende così pregiato è il tempo necessario per la crescita della sua pianta, che necessita di ben dieci anni per raggiungere la maturità e generare i suoi profumatissimi frutti. La maggior parte delle coltivazioni di yuzu si trova nella prefettura di Kochi, dove questo pregiato agrume viene impiegato in diverse specialità della regione: il succo, ad esempio, è spesso usato come condimento o come bevanda, mentre la scorza come guarnizione. Unito alla salsa di soia e all'aceto diventa invece una squisita salsa di accompagnamento. Al gusto, il suo aroma è agrumato e fragrante. Lo yuzu è anche perfetto per il benessere del corpo: esperienza da non perdere è lo yuzuburo, o yuzuyu, un bagno caldo arricchito dal profumo di yuzu che galleggiano nella vasca. Ricco di antiossidanti, è un ottimo antidoto al cattivo umore e al senso di fatica. Per un’esperienza sensoriale, ancor prima che gastronomica, davvero unica il consiglio è di regalarsi una passeggiata lungo la Yuzu Road, un tempo occupata dalla più grande ferrovia forestale del Giappone, addentrandosi nei suoi boschi e fermandosi nei villaggi locali per assaporare l’inconfondibile sapore di questo agrume.
Con il loro sfizioso sapore aspro e salato, le albicocche fermentate umeboshi sono in grado di conquistare anche i palati più esigenti. Per chi è curioso di provare nuovi sapori e immergersi nella cultura locale è d’obbligo un giro nella prefettura di Wakayama, area in cui si coltivano le migliori umeboshi del Giappone. Nelle numerose aziende agricole che costellano l’area ci si può fermare a raccogliere i frutti e cimentare nella preparazione di gustosi succhi e marmellate. Le umeboshi si possono consumare come accompagnamento al riso, sotto forma di liquore (umeshu) o come ripieno degli onigiri. Contribuiscono a migliorare la circolazione, rafforzano il sistema immunitario, sono un antidoto contro la stanchezza e un valido alleato nel limitare il diabete.