Continuiamo a restare a nord: dopo i matsuri del mese di agosto in Tohoku saliamo a settentrione per svelare una veste più ignota dello Hokkaido, quella variopinta di due località imperdibili in questa regione: Furano e Biei, la prima nota ai più come località sciistica, ma assolutamente incantevole anche nella stagione estiva, la seconda paradisiaca destinazione per gli amanti della natura (e della fotografia).
Sciolto il manto nevoso che la ricopre nei mesi invernali, Furano da maggio a ottobre è un technicolor: le colture floreali - dalla lavanda ai tulipani fino ai papaveri – e quelle di colze e lupini (tra le altre) ammantano il paesaggio collinare (l’imperdibile Shikisai no Oka, “la collina dei colori delle stagioni”) di colori e profumi, che mutano con il variare delle stagioni. Immutata nella sua magnificenza invece, rimane la vista sul Monte Tokachi. Perfetta per le attività outdoor, Furano è anche una destinazione rurale interessante per i prodotti gastronomici, in particolare caseari, e per i prodotti a base di lavanda, come ad esempio quelli della Fattoria Tomita.
Il modo migliore per godersi Patchwork no Michi (la strada patchwork) a Biei, così chiamata grazie alla moltitudine di terreni coltivati che, se osservati dall’alto, sembrano tanti quadrati di stoffa variopinta, è in sella a una bicicletta. L’area piuttosto estesa, è un rifugio bucolico in ogni momento dell’anno e regala splendide vedute. Simile è anche l’area identificata con il nome di Panorama no Michi, un altro mosaico di prati e fiori. Biei sorge ai piedi della catena dei monti Tokachidake nel Parco nazionale di Daisetsuzan; oltre alle attrazioni su citate e al parco, meta turistica nei pressi è anche il Blue Pond, uno specchio d'acqua di un blu intenso che cambia tonalità a seconda delle stagioni e del tempo.
La prossima settimana Giappone Nikki tornerà con Alessandra e il Turismo Letterario