I giardini giapponesi leniscono l'anima con il loro aspetto mutevole in ogni stagione. Li caratterizzano disegni asimmetrici e percorsi curvi, a imitazione della bellezza della natura e sono progettati per fondersi e armonizzarsi con il paesaggio naturale.
Il Giappone possiede molti giardini, in particolare ne troviamo a Kyoto, ma quelli rinomati per essere i più belli al mondo si trovano nella regione di San'in, a circa cinque ore di treno a ovest di Kyoto. L'area comprende le prefetture di Shimane e Tottori che si affacciano sul Mar del Giappone.
I giardini giapponesi seguono diversi stili e canoni estetici: alcuni sono aridi e ricreano montagne, fiumi e altri paesaggi usando combinazioni di rocce e sabbia bianca (e senza acqua); altri sono costruiti intorno agli stagni, presentati come la caratteristica centrale. Un altro classico stile è il giardino muschio, in cui ampie aree sono ricoperte da bellissimi tappeti verdi di muschio.
C’è un posto dove è possibile apprezzare tutti gli stili su citati: nell’ampia area esterna dell’Adachi Museum of Art viene illustrata una variegata collezione di giardini giapponesi spaziando in tutti e tre questi stili; ogni mattina prima dell'apertura del museo, l'intero staff viene coinvolto nella manutenzione e cura dei giardini.
Zenko Adachi (1899–1990), l’uomo che fondò il museo spinto da una grande passione per l’arte, parlava del giardino come di un altro dipinto conservato nel suo museo. E in effetti, pur non trattandosi di una rappresentazione realistica del mondo come accade nei dipinti dell’arte occidentale, il giardino giapponese vuole anch’esso riprodurre simbolicamente la natura: per i giapponesi, la cui visione del mondo era fortemente influenzata dal buddismo, l'obiettivo non era quello di rappresentare fedelmente il mondo reale, ma di esprimere la natura attraverso delle metafore.
Una delle tecniche utilizzate dal museo per permettere ai visitatori di apprezzare il mutare delle stagioni nei giardini come se fossero un'opera d'arte incorniciata è il Living Framed Painting, una grande finestra profilata che offre una poetica vista su un frammento di esterno.
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